STABIA -> SORRENTO – Variante Alta Prima Tappa

Cattedrale di Castellammare di Stabia Porta di Faito – Santa Maria del Castello (sentieri CAI 350 e 300)


Descrizione

Il sentiero, che per la prima parte segue la variante bassa, prosegue poi per la salita Quisisana che si diparte dalla strada Panoramica di Castellammare di Stabia (SS145) e prosegue in direzione delle Fontane del Re, all’interno del bosco di Quisisana. Si continua su stradina pedonale passando al bivio su un ponte che conduce alla Guglia Castellano, e poco oltre si prende il sentiero in salita sulla dx.

Il sentiero sale sino ad incontrare il piccolo sito di arrampicata a q.410, il Pizzo delle Monache e incrocia la rotabile che sale da Quisisana al Faito a quota 645. Continuando la salita, il sentiero si fa a tratti meno evidente causa folta vegetazione, passa per la sorgente dell’Acqua dei Porci, arrivando sulla cresta del Monte Faito a q.1110.

Si prosegue lungo la linea di cresta e, prima della salita per il Santuario di San Michele, si scende leggermente sull’evidente viale che segue l’acquedotto, sino ad imboccare la via Nuova Monte Faito.

Ad un tornante poco oltre lascia la strada per dirigersi verso uno spiazzo pietroso utilizzato come parcheggio e base di partenza per il Molare.

Si imbocca il sentiero dapprima in discesa, oltrepassando la sorgente delle Scorchie e successivamente in progressiva salita, dove si sovrappone al 300 passando per l’Acqua Santa. Al bivio del sentiero 300 tra Molare e Conocchia, svoltare a destra verso la Conocchia, seguire il sentiero fino alla cresta; giunti a q.1050 si svolta

decisamente a sinistra verso la Caserma della Forestale.

Giunti alla Caserma della Forestale si svolta a destra verso Santa Maria del Castello.

Alle quote più basse la specie arborea più diffusa è il leccio, intorno ai 600 metri di quota si incontra invece il castagno che ci accompagna fino ai 900 metri e localmente anche oltre. In quota e fino alla cresta tra Molare e Conocchia la specie arborea più diffusa è il faggio, simbolo della zona: il toponimo Faito designa, infatti, il luogo occupato da questa vasta faggeta ma, tra i faggi, è possibile riconoscere anche l’ontano napoletano, il carpino e l’agrifoglio.

Da notare la presenza della pianta carnivora pinguicola hirtiflora (Pinguicula hirtiflora, Ten) o erba unta amalfitana, particolarmente abbondante sulle pareti rocciose in prossimità della sorgente dell’Acqua Santa.

Assolutamente di rilievo anche il caprifoglio di Stabia (Lonicera stabiana Guss. ex Pasquale) un raro endemismo puntiforme. In tutto il pianeta ne esistono solo pochi esemplari che crescono localizzati esclusivamente in poche stazioni del gruppo “Monti Lattari-Penisola Sorrentina”.

Anche la fauna è molto ricca di specie: lepre, cinghiale, volpe, riccio, talpa, quercino, moscardino, biacco, saettone, vipera, cervone, biscia, donnola, faina e, sebbene molto raro, il tasso. Numerosi i rapaci tra cui il gheppio, la poiana, il corvo imperiale ed il falco pellegrino.

Numerosi gli anfibi presenti: il rospo comune (bufo bufo), la rana appenninica (Rana italica) e la salamandra pezzata (Salamandra salamandra). Di grande importanza è la presenza della salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), anfibio raro ed endemico italiano.


Punti d'Interesse