Il Cammino di Sant’Antonino: una toccante testimonianza

La fede infonde speranza, non ho paura di riprendere le mie cure

L’ 8 marzo dalla cattedrale di Santa Maria Assunta in Castellammare di Stabia con mio figlio ci mettiamo in cammino in compagnia di un gioioso gruppo di persone. Un itinerario di 20 km fino alla meravigliosa basilica di Sant’Antonino in Sorrento.

A farci da guida c’era Nino, persona eccezionale, e Don Nino, figura essenziale per tutti noi. Lungo il tragitto si è raccontata la grande amicizia tra Antonino (monaco Benedettino) e Catello (Vescovo della diocesi di Stabia).

Rimarranno nel mio cuore tutti quei borghi pieni di storia, quei sentieri incontaminati, dove si riscoprono piante selvatiche e fiori spontanei, uliveti,vigne, terrazzamenti di limoni…tutto affacciato sul mare,il bellissimo golfo della nostra penisola. La fatica si sentiva ma, le tappe lungo il tragitto alle varie chiese e basiliche, erano ristoro per corpo e anima.

Ho fatto questo cammino in un periodo molto critico per la mia salute, a volte non nego che, ho pensato di fermarmi, ma c’era sempre una forza dentro che mi spingeva a non mollare. Quando rallentavo, c’era Don Nino che con premura era lì ad aspettare che io raggiungessi il gruppo. All’arrivo ero talmente stanca che non riuscivo più a dare un passo, ma il mio cuore era pieno di gioia e gratitudine. Questa esperienza mi ha dato la giusta spinta a ricominciare, ho trovato un senso di pace, non ho più timore di riprendere un percorso chemioterapico.

Quando arriveranno i momenti duri e bui, mi ricorderò di tutte le parole ricevute e date, di tutti i sorrisi e risate condivisi, di quel profumo di montagna, di quei panorami mozzafiato, e di quanto la Fede mi dà speranza.

a cura di Annarita